Carnevale tra folklore e buon cibo
Il Carnevale è molto più di una festa di maschere, coriandoli e carri allegorici.
È un evento che, sin dalle sue origini, ha rappresentato un momento di rovesciamento dell’ordine sociale, di celebrazione sfrenata e di abbondanza in vista del periodo di privazioni della Quaresima.

Oggi il Carnevale si esprime in forme diverse da regione a regione, con manifestazioni che mescolano folklore, arte e gastronomia.
La più rinomata è sicuramente Venezia, celebre per le sue eleganti maschere e le sfarzose feste nei palazzi nobiliari, mentre in Toscana, il Carnevale di Viareggio incanta con i suoi maestosi carri allegorici.
Al Sud, il Carnevale di Putignano, in Puglia, è tra i più antichi d’Europa, noto per le sue spettacolari sfilate e le satiriche.
Manfredonia, invece, ospita uno dei Carnevali più famosi della Puglia, caratterizzato da grandi sfilate, maschere e la figura iconica di Ze Pèppe, simbolo della festa.
Il Carnevale non è solo coriandoli e travestimenti: è anche il profumo avvolgente delle frittelle appena fatte, il gusto unico della schiacciata fiorentina e la croccantezza irresistibile delle bugie piemontesi.
Ogni regione ha la sua tradizione Il Carnevale in Puglia è una festa di colori, maschere e… buon cibo!
Prima del periodo di digiuno della Quaresima, la tradizione vuole che si mangino piatti abbondanti, dolci irresistibili e specialità salate preparate solo in questo periodo dell’anno.
Ma come replicarli a casa senza impazzire?
Scopri i segreti dei piatti più amati del Carnevale pugliese e gli strumenti per cucinarli al meglio!
I dolci pugliesi di Carnevale: un’esplosione di croccantezza e dolcezza
Le chiacchiere
Conosciute anche come "frappe" o "bugie" in altre regioni, le chiacchiere pugliesi sono tra i dolci simbolo del Carnevale.
Si preparano con un impasto leggero e vengono fritte fino a diventare croccanti, poi spolverate con zucchero a velo.
In passato, erano il dolce che segnava la fine della sobrietà e l’inizio dei festeggiamenti.
Per ottenere la giusta croccantezza, serve una spianatoia, un mattarello e una padella antiaderente perfetta per la frittura, provale anche con la friggitrice ad aria per un gusto ancora più leggero.
Le cartellate al vincotto
Sebbene siano più tipiche del Natale, in alcune zone della Puglia le cartellate vengono preparate anche a Carnevale, soprattutto nelle famiglie che ne producono grandi quantità e le conservano per tutte le festività invernali.
Il loro intreccio richiama le corone di fiori che si offrivano alle divinità nell’antichità.
Per farle in casa come tradizione comanda, non possono mancare una rotella tagliapasta e una casseruola per scaldare il vincotto.

I taralli dolci glassati
A Carnevale in Puglia non possono mancare i taralli dolci, piccoli anelli di pasta morbida e friabile, ricoperti di glassa bianca aromatizzata al limone.
Una volta, erano i dolci delle grandi occasioni, preparati dalle nonne per riempire le credenze e offrire agli ospiti.
Una teglia antiaderente è essenziale per una cottura perfetta senza bruciature!
Dal gusto dei dolci si passa poi ai piatti salati di Carnevale in Puglia con sapori robusti per festeggiare in allegria
Farrata di Manfredonia
Questo rustico farcito con farro, ricotta e spezie nasce a Manfredonia e viene preparato proprio nel periodo carnevalesco.
Si dice che fosse il cibo dei contadini, perfetto per dare energia prima del periodo di digiuno della Quaresima.
Per cuocerla al meglio, avrai bisogno di uno stampo da forno antiaderente e di un pennello da cucina per spennellarli con l'uovo che dona colore e croccantezza.
Sagne 'ncannulate con sugo di maiale
Le "sagne 'ncannulate" sono un tipo di pasta tipico del Salento, preparato tradizionalmente durante le feste, incluso il Carnevale.
Si servono con un ragù ricco di carne di maiale, oppure molto apprezzato accompagnato dalle polpette di carne, un piatto simbolo di abbondanza prima del digiuno quaresimale.
Per ottenere un sugo perfetto, una pentola capiente e un cucchiaio di legno sono indispensabili come tradizione comanda.

Pancotto Pugliese
Nato come piatto povero, il pancotto veniva preparato in inverno con pane raffermo e verdure di stagione, spesso arricchito con pezzi di salsiccia nei giorni di festa, oggi un pasto completo della dieta mediterranea.
A Carnevale, rappresentava l’ultima occasione per consumare carne prima della Quaresima.
La sua riuscita dipende dalla cottura: una padella antiaderente con bordo alto aiuta a mescolare senza fatica, da il meglio si se servito nei tradizionali cocci di terracotta.